Primo piano su Alissa Jensen nuova direttrice artistica degli EC Studios
Intervista di Vlad Morales

Miss Jensen lei è una donna di indubbio successo, fotografa, modella, conduttrice e adesso anche la nuova direttrice degli Studios, chi possiamo dire che è Alissa Jensen oggi?

Così dicendo lei mi presenta dal solo punto di vista professionale. Nonostante i recenti sviluppi della mia carriera, ed i progetti che stiamo curando, io continuo però a ritenermi, prima che una professionista, una donna. Non voglio commettere l’errore di mettere il lavoro prima di tutto. Quindi, definitivamente: Alissa Jensen è una francese che sta mettendo radici in Olanda, è una donna che si ritiene creativa e vitale, soddisfatta della propria vita privata – e, in seconda battuta, è una professionista che cerca di non dare nulla per scontato, di fare il proprio lavoro con cura e scrupolo e di non smettere mai di cercare e di imparare a fare meglio


Come mai ha deciso di lasciare la sua bellissima terra per tasferirsi qui? Vuole ricordarci di dov’è esattamente?


Vengo dalla campagna del Nord-Est francese. L’ho lasciata a diciott’anni con l’intenzione di spostarmi, semplicemente, per il piacere di viaggiare, vedere posti nuovi. Ho vissuto in altre città della Francia, in Italia, poi a Vienna per un lungo periodo in cui mi sono formata come fotografa e migliorata come modella, poi in Iinghilterra, e infine sono capitata qui, alla ricerca di un ennesimo cambiamento, e di un posto di lavoro nel quale far fruttare la mia formazione artistica. E non intendo spostarmi.

Dall’espressione felice che ha dipinta sul volto ne deduco che si trova molto bene qui, che abbia trovato anche l’amore per caso?

Immagino non serva che io mi finga stupita dalla sua deduttività. Comunque sì, a coronare le soddisfazioni personali e professionali c’è anche un rapporto straordinario con una persona splendida, che mi rende felice e che mi lega all’Olanda più che mai.


immagina bene. Vogliamo anche dire di chi si tratta?


Che fa, mi prende in giro? Potrei lamentarmi con il direttore, sa? Insomma signor Morales, lo sanno tutti che convivo con il manager degli Studios, Edgar Wallace nuovo direttore del giornale cittadino. Che altro posso dirle? Dettagli piccanti non credo interessino in questo genere di giornale.

Assolutamente no, tralasciamo i dettagli piccanti della vostra storia ma piu che altro mi domando e le domando: come avete fatto a gestire i vostri rapporti professionali e privati e a distinguere sempre l’uno dall’altro, cosa immagino non sempre facile?

Solitamente cerchiamo di tracciare una linea netta tra i momenti in cui parliamo di lavoro, e quelli in cui siamo solo una coppia. Ci sono momenti delicati, nei quali l’impellenza del lavoro si inserisce nella vita privata, costringendo a sacrificarne una parte per la riuscita del progetto a cui si sta lavorando. Quando un evento si avvicina io divento scrupolosa, ripenso ad ogni dettaglio mille volte, ripasso le scalette degli spettacoli, e in questo Edgar mi è di grande aiuto, ha più anni di esperienza di me e riesce a farmi capire quando è il momento di staccare

Certo potrebbe esistere il problema contrario, il privato che entra nel professionale, ma non è il nostro caso. Odio l’idea di ottenere incarichi, aumenti o favori professionali in virtù di qualcosa che non siano le mie capacità. E so che lui è un buon professionista, nonostante mi ami non mi affiderebbe un incarico se non mi reputasse all’altezza. Mi fido di lui e della sua capacità di valutazione

Adesso che è la nuova direttrice degli Studios continuerà sulla scia del suo predecessore o ha in mente dei nuovi progetti, delle novità?

Intanto bisogna dire che ho accettato questo incarico da poco, e che per ora penso solo ad ambientarmi in questa posizione che non ho mai rivestito prima d’ora, sperando di esserne all’altezza. Inoltre, il management e la supervisone da parte di Edgar Wallace continuano, anche se allentati dalle sue altre mansioni, e continuerò a fare molto riferimento a lui, che, come ho già detto, ha un’esperienza a cui non posso nemmeno paragonare la mia. Inoltre diciamo pure che con la ridotta quantità di membri nel nostro staff, e la già riscontrata scarsa partecipazione da parte del pubblico, non sarebbe realistico ambire a progetti troppo grandiosi. Preferiamo quindi rimanere nel piccolo, cercando di migliorarlo, di renderlo più stimolante e di creare lavoro per tutti coloro che hanno avuto l’intraprendenza necessaria per chiedercene al momento, continuando con il programma musicale, e con un altro progetto che stiamo mettendo in cantiere proprio in questo periodo


Un nuovo progetto? Può darci in anteprima qualche informazione? Di cosa si tratta?


In realtà non è nulla di strabiliante, in linea di massima stiamo contando di rimettere in piedi
il Talk Show che nello scorso inverno abbiamo sospeso. Stiamo cercando di rinnovarlo, di renderlo meno massiccio. Nelle scorse edizioni ogni puntata era in diretta, con molti ospiti, interazioni con il pubblico, un lavoro immenso per coordinare tutto, la nuova edizione sarà più snella, leggera, cercheremo di inserire delle piccole novità e un po’ di varietà nel format, per renderlo di più facile realizzazione e, speriamo, di più piacevole visione
Ovviamente mi aspetto che tutti i lettori accendano Erochannel per vedere almeno la prima puntata. Posso fare pubblicità no?


Prego. Adesso che è diventata la nuova direttrice degli Studios sente il peso di quest’enorme responsabilità? Se si crede che potrebbe influire sul suo modo di lavorare?


Sento la responsabilità, questo è certo, anche se non ci penso troppo per non andare nel panico. Al tempo stesso, la proposta di assumere questo ruolo arriva in un momento della mia vita in cui mi sento pronta a sperimentare, a mettere in campo in modo assoluto la professionalità che ho potenziato negli ultimi anni.. E sì, certamente influenzerà non solo il modo in cui lavoro, ma anche quello che faccio. Oltre che proporre coordinerò, oltre che scattare foto per i provini assumerò, insomma ogni cosa dovrà essere fatta da una prospettiva differente. Ma mi sento pronta a provarci

Da modella com’è arrivata a diventare direttrice degli Studios?

Penso si tratti di capacità, formazione e fortuite coincidenze. La qualifica di modella e fotografa mi ha permesso fin dall’inizio di collaborare anche se in minima parte alla macchina organizzativa degli Studios, prendendomi carico dei provini; così come la possibilità di lavorare come assistente e poi conduttrice del talk show mi ha permesso di mettere le mani in pasta in campo televisivo.
Le occasioni fortuite, il capitare in una città dove la carriera dello spettacolo viene intrapresa da pochi, e la concorrenza è meno accanita, lasciandomi la possibilità di lavorare di più, di imparare di più e di dimostrare ed esercitare meglio quello che penso, spero sia un talento. E ovviamente la possibilità di trascorrere molto tempo con Edgar, capendo come ragiona, come lavora.

Tutto questo mi ha permesso di imparare, crescere professionalmente e capitare nei pressi di un posto vacante. Non posso che ringraziare chi me l’ha offerto permettendomi di provare a meritarlo.

Lei come già detto ha ricoperto diversi ruoli nell’ambito lavorativo, a quale di questi si sente più legata? E quale l’ha divertita di più?

E’ difficile dirlo. Ci sono cose che amo fare ma non mi piace organizzare, altre per cui preferisco stare dietro le quinte. Diciamo che mi sono sempre ritenuta una fotografa, e quando i modelli sono professionisti è un piacere lavorare con loro e anche rifinire, selezionare e manipolare gli scatti in un secondo tempo. Una mia passione sono le fotografie di paesaggi e di nature morte, ma da quando sono qui ne faccio solo per hobby.
La carriera televisiva per il momento mi ha dato più preoccupazioni che divertimento, ma per motivi molto tecnici ed organizzativi, spero quindi di riuscire a prenderci gusto prossimamente. Puntualizzando che preferisco presentare o partecipare ad un programma che organizzarlo, è un momento di tensione ma anche di contatto, con gli ospiti e con il pubblico

Cosa vuol fare Alissa Jensen da grande?

Mmh… Alissa Jensen, se diventare grandi significa stabilizzarsi in un ruolo e non cambiarlo più, non vuole diventare grande.
Scherzi a parte, il settore in cui lavoro mi dà soddisfazione. Permette di sperimentare e di variare, e al tempo stesso di imparare costruendosi competenze cumulative. Ora come ora, non desidero altro che continuare a lavorare così. Magari ingrandendo lo staff degli Studios. E imparando a coltivare il mio orto

Come tutti sanno lei è una grande professionista, nonostante il dramma di suo fratello che la stava colpendo è andata sempre avanti nel suo lavoro in modo eccellente; ora che fortunatamente l’epilogo della vicenda è stato fortunatamente positivo, se ancora non abbiamo visto tutto il suo vero potenziale, perchè penso che professionali per quanto si possa essere chiunque al suo posto ne avrebbe risentito almeno un pò, cosa ci possiamo e dobbiamo aspettare ancora da lei?

Questa non me l’aspettavo. Credo che ognuno abbia i suoi guai, nella vita e nel quotidiano. Nessuno ha una vita privata tanto perfetta da essere inesistente, da non influire sul lavoro. Non so nemmeno io cosa aspettarmi, figuriamoci se so cosa si possono aspettare gli altrii, chiedo solo di continuare a seguire e supportare i progetti di tutti gli Studios. Per quante idee io abbia non potrei realizzarne nemmeno una senza i miei colleghi, i tecnici ed i collaboratori

Questo è vero Mrs. Jensen ma non tutti al suo posto avrebbero avuto la sua forza d’animo, questo denota la sua professionalità e un carattere forte che sono la conferma di quello che c’è dietro il suo successo oltre la sua bravura e le altre innumerevoli qualità.
Cosa si sente di dire ai suoi ammiratori o alle persone che vogliono prenderla come esempio o che vorrebbero fare una carriera come la sua?

Ci vuole passione, ma anche umiltà e forza d’animo per non lasciarsi scoraggiare dalla gavetta, dagli errori, dai fallimenti che capitano a tutti. E molta attenzione alla formazione. Un talento eccezionale ha comunque bisogno della tecnica, e su una modesta predisposizione la formazione fa miracoli.
Ah, e per i più talentuosi, venite agli Studios, cerchiamo artisti

Allora Mrs Jensenn quando pensa che riprenderà il Talk Show? Quando possiamo dare appuntamento ai fedelissimi del suo programma? E inoltre a coloro che sono interessati ai provini possiamo dirgli quando possono presentarsi agli studios e a chi debbono rivolgersi?

Per quanto riguarda il Talk Show non posso darle una data precisa, ma si parla sicuramente del periodo dopo la Pasqua, tutto dipende dalla cura degli ultimi dettagli tecnici, che però spesso si rivelano i più complicati.
Per i provini, chi fosse interessato non ha che da recarsi all’Ufficio del Lavoro, presso il Municipio, e compilare l’apposito modulo che poi viene inviato alla direzione. Pensiamo noi a fissare il più presto possibile un appuntamento.


V. Morales