di Mirna Jovich

Noto con crescente evidenza, in questa città, il proliferarsi di persone che ragionano con il sesso (inteso proprio come organo sessuale!)
Non capisco come possano basare ogni cosa della vita (tempo, lavoro, rapporti sociali, interazione, cortesia, impegni vari) su come ne può giovare il proprio organo sessuale.

Ogni cosa é imperniata sul possibile impiego di questo“Questa é facile, me la da, allora le sorrido”
“Questo mi vuole portare a letto, allora é un tipo ok”

“devo.. togliermi la voglia.. togliermi la voglia.. togliermi la voglia”
Un punto fisso!!!

E noto purtroppo che il sesso é sempre di più l’unico argomento di interesse di tutti, come se vivessero per quello e mangiare, dormire, lavarsi, curare l’estetica, fare due chiacchiere, andare al ristorante, leggere un libro, praticare sport (oltre il sesso), non trovino più alcuna collocazione nell’esistenza di queste persone, uomini e donne che siano. Sembra che si sveglino (se dormono) con quell’idea e vadano a dormire (se si decidono) solo quando sono riusciti a sfogare quest’istinto, diciamolo, animalesco. Ovvio non sto a recriminare il sesso, anch’io adoro farlo con la o le persone che ritengo giuste, dopo accurata conoscenza e con tutte le sue sfaccettature che non lo rendono soltanto uno sfogo ormonale ma qualcosa di più emozionale ed emozionante. Ma é proprio questa che viene a mancare in questi incontri all’ordine del giorno… la conoscenza. Gente che si é appena stretta la mano e che dopo due scambi sulle condizioni meteorologiche passano all’argomento sesso, a volte velatamente ma dai loro occhi si vede quella sorta di “fretta disperata” con la quale tacitamente si chiedono“allora? andiamo o no?”
“eh io aspetto te…”


Una corsa contro il tempo tiranno per accaparrarsi la prima creatura che dice si!

E guai se fai capire che non c’é trippa per gatti.
Quello manco ti guarda, non ti parla, se lo fa é fiato sprecato, un sacrificio rivolgerti la parola, tanto meno essere gentile con te. Perché uno dovrebbe essere gentile con te che non ti concedi carnalmente a lui? Pazzia pensarlo!
Si possono fare incontri piacevoli, si scambiano quelle due parole di circostanza e poi iniziano ammiccamenti e battutine, neanche tanto divertenti, tipo “se il tuo letto é scomodo c’é il mio“, “se le scarpe ti stanno strette potresti venire a casa mia a toglierle“, “ah se sei stanca ti potrei fare un massaggio a casa mia

Una noia mortale…
E se ci si azzarda a non ridere di gusto e a non accettare si fanno anche i complessi e ti guardano come se gli avessi fatto perdere quei dieci minuti con discorsi insensati, privi di logica. L’indomani per loro sei un estranea..
La logica c’é solo dove si fa sesso! Dove non si fa è solo tempo perso

Ma faranno altro nella vita?

Poi c’é quell’atteggiamento di vanagloria da parte di chi cacciando, cacciando racimola più scopate possibili, come se ognuna di queste faccia accumulare i punti del supermercato. Un orgasmo 50 punti, uno finto 20, spero per loro che a 10000 si vinca almeno una bambola gonfiabile, scommetto che con questa sarebbero gentili quasi al limite dell’adorazione, visto che finché non si buca, sempre si concede. Il fatto é che la città é piena di bambole già gonfie, in carne ed ossa che non aspettano altro di essere sbattute per quei 20 punti, e può essere moro, biondo, grasso, magro, riccio, pelato, gentile, sgarbato, elegante, analfabeta, i 20 se non il doppio o il triplo dei punti sono assicurati.
Per me sono più “normali” quelle che cinquanta se li fanno dare in Euro, almeno ci ricavano qualcosa, perché a livello di piacere siamo lì eh, e ne ho parlato precedentemente nell’articolo “toccata e fuga”.

Mirna parli tu che sei una ninfomane?

Ninfomane, per me, socialmente parlando, si riferisce a donna sessualmente libera, attiva e intraprendente, cosa che molti uomini vedono come frustrazione e angoscia, visto che loro preferiscono essere sempre quelli che gestiscono il sesso (avessero almeno un pò di fantasia li lascerei anche gestire), vergognandosi a dismisura nel doversi trovare in una situazione passiva e non in quella di conquistatore.
Per questo molti uomini mi temono e mi evitano..


E quindi per la maggior parte del genere maschile, se sei una che prende l’iniziativa, o ti attribuiscono la parola ninfomane intesa come patologia mentale, o sei una poco di buono. Ma ninfomane non vuol dire di certo concedersi e darsi al primo che passa, finire con questo e andare con il secondo eccetera eccetera. No lì si diventa solo un oggetto, un pezzo di carne che viene spolpato prima da uno e passato a un altro. E’ quella la vera patologia mentale che esula dal termine ninfomania che io sposo, che esula dall’erotismo, dalle emozioni e i sentimenti che si provano nel sesso, sfociando in uno squallido mercificarsi.


E questa città é ormai diventata come il bosco della mitologia greca, dove i fauni o satiri, insomma quelle creature con le zampe di capra e il fallo sempre in tiro adescano con estrema facilità le ninfette nude danzanti, allegre e vogliose.
Mah.. bacini bacini

Mirna Jovich