“Città formicolante, città piena di sogni, ove lo spettro, in pieno giorno, s’attacca al passato! D’ogni parte colano misteri come linfe negli stretti canali del possente colosso.”
C. Baudelaire ,I FIORI DEL MALE.

Una città non è solo un LUOGO. Una città è milioni di cellule, miliardi di organismi e particelle. E’ il foro, da cui tutto nasce, è la piazza, è il ritrovo, le mura che racchiudono paradossalmente tutto il contorno e l’area insieme.
Mille pezzi di un grande mosaico si annidano, si rilasciano e tenui si spargono in altri mille.

Erocity ha piu’ di un’anima, ha spettri, ombre, presagi e proiezioni di sogni, di paure.
Le vie del centro si illuminano e si preparano alla notte. Baudelaire ne conosceva i movimenti, l’osservazione modernista è quello che ci permette di carpire i particolari, mobili e fissi.

Da Ovest a Est, la città si allarga…dal relax di un lungomare alla burocrazia quotidiana.
La modernità, la contemporaneità, l’essere chi si vuol essere, chi si posiziona nel cuore, chi preferisce il potere, chi sogna, chi si impegna. Siamo noi, siamo persone.

La spiaggia era assopita l’altra notte, mentre la città viveva…il mare parlava alla luna placidamente, ed un uomo la osservava con un po’ di nostalgia.

I lampioni rendevano il pavimento urbano lucido, scontroso. L’aria era fredda, umida, ma l’odore era unico come unica sa essere una spiaggia.
La spiaggia quasi sprigionava maestà, e io quell ’uomo eravamo alunni che marinano la scuola in un normale giorno d’inverno. All’imbrunire la città esplodeva, mentre noi ignoravamo il rumore di quella bomba che sprigionava vita. La vita per noi era in quelle onde, nel loro movimento tenero come un abbraccio, costante come i nostri sguardi oltre l’orizzonte.

Erocity si è tinta di mille colori l’altra notte, e ogni notte lo rifarà con tinte diverse.
La città parla, la città puo’ essere un NON LUOGO, una contraddizione che alimenta una tenue libertà di creare.
Osservando, si ricevono informazioni direttamente dagli occhi, il cuore può riuscire a viverlo, la mente a trasmetterlo e farlo rivivere.
Mille atmosfere popolano questa città, molte fantasie vi ci abitano. Ogni giorno si può raccontare, ogni giorno i luogo fa da cornice ai nostri movimenti. Il contesto è essenziale per ogni vita che si intreccia ad un’altra. In questo fascino si può penetrare, questo fascino è privo d’ironia e non è altro che la descrizione oggettiva di emozioni.

La spiaggia di Erocity di notte ha avuto il sapore della scoperta. Un monte olimpo in cui Eros e Zeus si fondono e danno vita ad un elica di passioni ed istinti.
Ogni giorno si scopre osservando, ed il modo migliore per descrivere il luogo è viverlo…dai dettagli alle evidenze per carpirne segreti ed abitudini.

Tutto è davanti ai nostri occhi. Guardiamolo!

Marima Muñóz