di Mirna Jovish

Argomento del mese due opposti: esibizionismo e voyeurismo.
Il secondo non è un piatto francese e neanche la voglia di ridere.
Trattasi come molti sapranno del piacere che si prova nell’osservare qualcuno che fa del sesso o nudo, o comunque in atteggiamenti intimi o erotici.
Per la serie solo l’occhio vuole la sua parte, quelli che voi chiamereste più comunemente “guardoni”, sono “cultori” del voyeurismo.
E’ una perversione effettivamente, ma non ci immaginiamo il classico guardone dei film erotici di bassa lega, con gli occhiali spessi, a fare dei buchi sulle pareti e con la manina sempre nella patta dei pantaloni.
Quello che fa eccitare un o una voyeur, di norma è lo scoop che si crea nella sua mente quando vede e osserva qualcuno che inconsapevolmente gli offre quello spettacolo, ci sono anche i voyeur che si accordano o addirittura pagano la stessa coppia, gruppo o singolo che si presta consapevolmente a questo genere di spettacolo privato, ma in quel caso la trasgressione dello “scandalo” riservato alla propria vista, cade.
Certo è che se si facesse più facilmente “amore di gruppo” esisterebbero meno voyeur, ma spesso la loro è una scelta, una passione… perversa ma piacevole per loro e per chi si fa guardare.
Premetto che anche se ne parlo non trovo interesse attivo in questa pratica, a meno che non mi debba trovare nella situazione opposta, ovvero l’obiettivo di quello sguardo.
D’altra parte fa parte del mio lavoro ma soprattutto è nella mia indole esibizionistica provare piacere nel farmi guardare, quando mi spoglio o faccio l’amore.
Ma voglio provare a spiegare ugualmente cosa prova il voyeur.
Un fotografo per esempio, secondo me, per riuscire bene nel suo lavoro, dovrebbe avere tendenze del genere, soprattutto se ovviamente si parla di fotografia erotica.
L’occhio vuole la sua parte ma la vuole bella da vedersi, il voyeur, sempre a mio parere, è un esteta del sesso, qualcuno che sa cogliere con lo sguardo determinati particolari, sguardi, espressioni, movimenti, posizioni, durante l’atto sessuale di terzi.
E’ per questo che preferisce essere presente sul posto e vivere da vicino la scena, se guarda una foto già scattata da altri non può cogliere quei particolari che a lui/lei interessano
E’ un pò come le partite di calcio che piacciono tanto agli uomini, vi piace godervele attimo per attimo in diretta no?
Non sarebbe la stessa cosa per un voyeur, guardare un film erotico, c’è sempre l’imprevisto ma il sapere che quelli che si guardano sono degli attori e recitano un copione, rende il tutto meno entusiasmante e poco riservato per i suoi gusti.
Non la trovo una perversione poi tanto strana, anche se sono di parte e i voyeur mi fanno tanta simpatia con quegli occhioni che mi scrutano la pelle nuda e le espressioni del viso quando provo sensazioni piacevoli.
Peccato che anche loro si siano privatizzati o meglio nascosti, sì
Ovvio che durante l’atto pratico in cui sono spettatori preferiscono non farsi vedere, ma parlando in generale, dopo che molti hanno superato la “vergogna” di dichiararsi omosessuali, adesso c’è anche il problema di parlare di certe cose che si viene subito catalogati in quei quattro o cinque aggettivi che la gente mediocre conosce.
guardone: maniaco – spogliarellista: puttana – ninfomane: una che la da a tutti – bisessuale: lesbica – timido: vergine… eccetera eccetera eccetera

Parliamo un attimo del caso contrario, che personalmente mi tocca (con lo sguardo) più da vicino, per capire quando è il caso di dare sfogo al proprio esibizionismo.
Non si deve mai forzare l’occhio degli altri a qualcosa che non si sa se gli interessa.
Esibizionista cronica come sono, se non mi trovassi in cella insieme all’ergastolano Hulk o qualcosa del genere, come mi ha amichevolmente promesso un mio amico delle autorità, sebbene la cosa mi desti un pò di curiosità sulle doti del presunto gigante, io potrei andare a spogliarmi come una matta in Piazza del Municipio e godere della mia passione, facendomi guardare (visto anche che il semplice voyeur di strip tease è dovuto ricorrere alle panchine del parco in attesa di qualche gonna sollevata dal vento)
Ma non lo faccio perchè a qualcuno può anche dare fastidio (evito di dire che il fastidio sarebbe tutto delle donne.. mmh l’ho detto? e va bene non mi va di tornare indietro a cancellare altrimenti perdo il filo)
L’esibizionista sessuale o erotico raggiunge il massimo del piacere quando è conscio che chi lo sta guardando apprezza, non necessariamente guardoni, ma semplicemente persone che non si vergognano di apprezzare.
Cosa ormai quasi esclusa a Erocity, dato che non appena il 99% degli uomini della città, fanno un apprezzamento e lanciano un’occhiata ricevono una gomitata sulle costole da parte del rispettivo 99% della popolazione femminile cittadina, dovendo poi affrontare circa un mese di dispetti e ripicche di ogni genere. Ma la gelosia è un argomento troppo vasto per parlarne anche stavolta, che comunque ho toccato nel mio primo articolo.
Quindi è un pò leggerotto pensare che a un voyeur gli si può mostrare quello che ci pare e lui se lo guarda con piacere, non è detto che gradisca.
Così come non è detto che un esibizionista provi piacere a farsi guardare da chiunque, compresi i non interessati.
Diventerebbe violenza visiva e non va molto bene, anche se spesso un’imprevisto spogliarello nel bel mezzo di una conferenza politica sarebbe divertente e divagante per tutti!
Ancora peggio quando cercate di mostrarvi a tutti i costi erotici e disinibiti per dar spettacolo agli occhi di un esibizionista, pensando forse che questo apprezzi solo perchè egli stesso è disinibito.
Termino qui, ho scritto anche troppo per questo mese
Bacini a tutti
Mirna