di Mirna Jovish

Finalmente mi è arrivata qualche letterina, una è firmata ma chi la scrive mi chiede di non pubblicare il suo nome e io non me lo faccio dire due volte. In fondo, a chi legge, deve interessare la storia e non la protagonista, chi è e come si chiama, è una tetimonianza di una donna e di come vive il proprio erotismo, il resto non ha importanza. Tu che mi hai scritto, ti ammiro. Ti ammiro perchè come me non ti vergogni di provare sensazioni e di raccontarle, dire il nome non ha importanza, c’è tanta di quella gente che racconta racconta e sono solo fandonie per farsi grandi, mettendo in calce la propria firma come dire “ho fatto questo, adesso cercatemi”. E no, non ci si racconta per farsi pubblicità, si racconta per esternare una storia vissuta, un’esperienza bella o brutta che sia, è sempre un fatto che fa riflettere, sempre se non si hanno i paraocchi del finto perbenismo. In questo caso non leggete nessuno dei miei articoli. Non fanno per voi.
Io e voi non andremo mai d’accordo!

Ecco la lettera di questa cara lettrice:

“Cara Mirna,
sono xxxxxxx, forse mi conosci anche, forse non ti ricordi.. beh io ti conosco, chi non ti conosce.. ma conto sulla tua discrezione evitando di dire il mio nome nel caso decidessi di pubblicare questo mio racconto
Vorrei raccontarti un’esperienza strana che mi è capitata qualche giorno fa. Dico strana perchè… boh, prima d’ora non mi era mai successo e sai, il motivo per cui non vorrei far sapere chi sono è che la gente giudica e di essere il loro zimbello non glielo permetto.. anche se dopotutto me ne frego, comunque ho deciso di scriverti e confidarmi con te.
Ero allo Shopping center, da sola a far compere, sono andata alla Boutique per comprare un completo intimo, niente di strano no? Mi serviva per un’occasione speciale, ne volevo uno di pizzo e tutto rosso, reggiseno e mutandine, magari anche un pò trasparenti chissenefrega tanto oltre lui chi mi vede?
Allora mi faccio consigliare dalla commessa, una ragazza sui vent’anni, carina, forse un pò troppo timida per fare la commessa, forse era stata assunta da poco, sembrava spaesata..comunque lei mi fa vedere della lingerie, ero indecisa e allo stesso tempo pensavo che volevo essere perfetta per lui, quindi ho deciso di provarli.
La commessa comunque gentilissima mi fa accomodare nella cabina e mi porta i completini dicendomi che se avevo bisogno di qualcosa era fuori. Poi chiuse la tenda..
Mi sono spogliata ovviamente.. rimasta con il mio completo bianco di cotone mi guardavo allo specchio e come sempre mi piacevo, non so perchè ma quando sono fuori casa mi piaccio ancora di più, nonostante i miei quasi 40 anni.
Mi trovavo con diversi completini di diverso colore. Quale provo per primo? Mi sono chiesta mentre toglievo il reggiseno, poi qualcosa mi ha spinto ad aprire uno spiraglio della tenda e cercare lo sguardo della ragazza..
– scusi mi aiuterebbe? vorrei un consiglio..
le chiedo.. e lei non si fece pregare entrando in cabina sempre gentile
– signora io le consiglio questo nero, secondo me le dona molto
rispose lei
Io intanto mi ero tolta anche le mutandine e notavo che la ragazza fissava il mio corpo nudo attraverso lo specchio, il suo sguardo addosso non mi dava fastidio anzi! Presi il reggiseno del completo nero e la mutandina la diedi a lei
– mi aiuta? così facciamo prima
– certo signora!
E mentre agganciavo il reggiseno lei mi metteva gli slip
Sentivo le sue dita sfiorare la pelle poi assestando le mutandine ho sentito il cavallo che aderiva alla fessurina. La cosa mi ha fatto eccitare molto, soprattutto quando mi voltai e vidi il suo sguardo altrettanto eccitato nel vedermi nuda.
– penso che prenderò questo
Le sorrisi e mi sfilai le mutandine dandole le spalle per farmi aiutare a sganciare il reggiseno, lei lo fece e stava per uscire con il completino che avrei dovuto comprare, quando non so che mi ha preso e la fermai per un braccio, le presi una mano e la portai al mio sesso.. invitandola a toccarmi proprio sul monte di venere dove ho un pronunciato e fitto triangolo di peli neri e morbidi.
Lei mi guardava negli occhi con desiderio… ma allo stesso tempo sembrava dirmi [vorrei ma non posso…]
Lì ho capito che era stata assunta da poco, però mi piaceva Mirna, mi piacevano le sue mani sulla mia pelle, la invitai a continuare a toccarmi senza dirle nulla, solo guidando le sue mani sul mio pancino, sui seni, dopo un pò non si fece più pregare, mi baciò i seni spinta da eccitazione, io mi appoggiai allo specchio e divaricai le gambe che mi tremavano, tirandola per una mano.
Lei posò la biancheria e cominciò ad accarezzarmi tutta, le sue mani sul mio corpo nudo mi facevano impazzire, cercai le sue labbra per baciarla. Mi baciò, poi ancora le sue labbra sul pancino mentre con un ditino mi stimolava il clitoride fino a farlo entrare dentro.
Capirai che è stata dura non gemere, anche lei.. lo sentivo dal suo respiro, dalle sue mani incerte e tremanti, non volevo farla licenziare perciò mi mordevo le labbra soprattutto quando lei si inginocchiò e mi fece godere.
Ancora penso a quei momenti, non sono mai stata così eccitata, non ho mai provato un orgasmo così intenso.
Però mi piacciono ancora gli uomini e amo il mio uomo. Ma penso agli occhi di quella ragazza sul mio corpo… non riesco a dimenticarli, ho paura a tornare in quella Boutique perchè la prima cosa che vorrei sarebbe Lei. Lo so già..
Sono diventata lesbica secondo te? Te lo chiedo perchè io ho una posizione di prestigio in questa società, e la gente con i suoi pregiudizi ci mette poco a rovinarti.
Sono confusa, spero in un tuo consiglio
Ciao Mirna”


Cara anonima, ti chiamo così anche se io so chi sei e non posso che comprendere la signorina commessa, la quale a mio parere anche lei avrà i tuoi stessi dubbi e paure, anche lei credo che ti stia pensando, ma io non so dirti se tu o lei siete lesbiche, dal momento che mi dici che gli uomini ti attraggono ancora, direi proprio di no, tutt’al più, come d’altra parte me, hai scoperto un lato del tuo erotismo che ti piace dedicare al tuo stesso sesso.
E’ una cosa che a parole non so spiegarti neanch’io ma non posso che essere d’accordo con te quando dici che non hai mai provato una sensazione così intensa.
Ma è proprio la sensazione diversa, è un solleticarsi, un giocare sul desiderio fra donne, una complicità che nasce, tutto lontano dal sesso vero e proprio, questo è puro erotismo. Ed il bello dell’erotismo è proprio quel qualcosa che non ti aspettavi, che non avevi previsto, e che magari prima vedevi una trasgressione impraticabile.
Magari è una cosa che hai sempre avuto dentro e che hai scoperto solo adesso, grazie allo sguardo di quella ragazza sul tuo corpo, ma non è una cosa contro natura, almeno per me certo, io parlo per esperienza personale, sono bisessuale e mi danno della lesbica ma non è così, io amo le situazioni eccitanti, stimolanti, che nascono quando non te l’aspetti, e ti prendono e ti trascinano, senza tabù, senza pensare troppo, lasciando parlare le sensazioni, il proprio corpo. La razionalità a volte ci impedisce di fare quello che la propria emotività vorrebbe.
Questo muro l’ho abbattuto da tempo, fallo anche tu.
Fregatene del pensiero della gente, era una fisima che avevo spesso e mi sentivo dire sempre così, la gente ha fantasie molto più ambigue della tua, solo che non le mette in pratica, tu lo hai fatto e ora il tuo pensare a lei è normale, perchè lei ti ha dato emozioni e sensazioni
E l’erotismo non è altro che questo.
Non te ne vergognare, si vive una volta sola, fai quello che ti piace
E al tuo uomo? A lui continua a dare quello che provi per lui, sentimenti, sesso, erotismo in un modo diverso, lui è il tuo uomo però non so dirti se è meglio o peggio che gli racconti questa cosa, sai a volte gli uomini non possono, altre non vogliono capire che il nostro fisico è diverso dal loro, così come le nostre fantasie erotiche.
Ed è il problema della gente in generale, se pensassero di più alle proprie fantasie che a quello che fanno gli altri vivremmo in un mondo migliore.
Adesso però monella mi hai fatto venire voglia di carezze, di sguardi e mani sul mio corpo, maschili o femminili non importa, il contatto spinto dal desiderio e l’ imprevedibilità.
Ciao anonima, ti mando un bacio
Mirna