Nella stanza avvolta dall’oscurità
S’odon gemiti sommessi
Fruscio di corpi sulle lenzuola
Mani che annaspano
Mani che accarezzano
Corpi che si contorcono
Lunghi sommessi gemiti
Voci roche ansimanti
Per poi accasciarsi
In un lungo gemito
Sopraffatti ed ansimanti
Per il piacere donato e ricevuto