di Edith Rochelle e Deoris Moon

Piccola rubrica di ricette, cultura e curiosità per fare impazzire il vostro parnter, prendendolo per la gola e sfruttando le potenzialità dei cinque sensi!

GLI AFRODISIACI… IN CUCINA
Non esistono delle sostanze miracolose, nonostante quello che dicono le nostre nonne.
Ma alcuni alimenti possono dare “qualcosa in più” alla sessualità.
Il cioccolato, il caffè, per stimolare l’appetito:
Sono due sostanze eccitanti, e quando le consumiamo il corpo produce l’endorfina, l’ormone del piacere. Sono d’altronde motivo di piacere in sé, e i piaceri del palato stimolano altri desideri…
Il vino, per l’allegria:
Può rendere euforici. L’allegria provocata dall’alcool toglie le inibizioni, ma attenzione: se non è consumato con moderazione il vino può rivelarsi la tomba dell’amore: rischi di preferire il sonno alle carezze!
Le spezie, 9 settimane e mezzo:
Riscaldano l’organismo, ma il loro potere afrodisiaco non è provato. Senza dubbio hanno questa reputazione perché quando abbiamo caldo, ci spogliamo più facilmente!
Zenzero, il Viagra orientale:
Lo zenzero è un vasodilatatore, perciò è tradizione consigliarlo agli uomini per facilitare la circolazione del sangue. Questo non vuol dire che ti consigliamo di preparare un’insalata di solo zenzero al tuo uomo, se non vuoi che vada a letto con il mal di pancia.
Ginseng e frutti di mare, filtri d’amore e di longevità:

Gli oligoelementi contenuti in queste sostanze sono eccezionali, perciò sono consigliati in generale per migliorare le prestazioni sessuali.I tartufi e la vaniglia, profumo esotico: L’odorato ha un ruolo molto importante nella stimolazione sessuale, risveglia gli altri sensi: il tartufo ha un odore muschiato molto virile e la vaniglia sprigiona un profumo caldo e si sposa stupendamente con le carezze.

Un po’ di storia…
Nel passaggio dei tempi, le culture e le tradizioni dei vari popoli si sono unite, anche se per poco per creare delle uniche “celebrazioni”, in questo caso parleremo degli afrodisiaci che specialmente le donne preparavano per i propri amati uomini, sia da conquistare, sia da continuar ad amare.

Prima di tutto diamo un’etimologia a questo termine : Afrodisiaci.
Prendono il nome dalla Dea greca Afrodite,che era la Dea dell’amore.
Cosa Sono?!
Sono delle sostanze capaci di eccitare o esaltare lo stimolo sessuale.
I Popoli antichi ricorrevano a molti alimenti e sostanze, che potevano essere più o meno efficaci,sia per gli uomini che per le donne,per stimolare e potenziare sessualità, eccitazione amorosa, ed anche fertilità e gravidanza.
Nel Medioevo questi afrodisiaci erano sopratutto le spezie.
Dopo la scoperta dell’America si usò molto come stimolante erotico il cacao, che era da poco stato scoperto nel nuovo continente, ma anche i peperoncini, i pomodori e le patate.
Nella magia antica erano afrodisiaci anche i genitali degli animali e i cibi che nella loro forma rassomigliavano a dei falli o dei testicoli.
Nella medicina settecentesca invece i stimolanti più diffusi erano i tonici come l’alcol, l’assenzio e la corteccia di China, e tutte le spezie e i cibi piccanti come la cannella, la noce moscata e la vaniglia.
Nell’Ottocento invece gli afrodisiaci erano quelli ricchi di fosforo come il pesce, il formaggio e le uova.

Per gli Orientali invece, si utilizzava il corno di rinoceronte, i testicoli di tigre e le pinne di pescecane.

Isabelle Allende, nel suo libro “Afrodita” ben ci spiega il connubio tra cucina e eros attraverso i suoi racconti, “quasi-ricette”…

“Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria. Immagino che, in un mondo perfetto, qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell’aspetto, leggero e saporito – vale a dire, dotato di quelle caratteristiche che si cercano in un partner – sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.”

È un gioco? Una maliziosa trasgressione? O forse solo la gioia di aver ritrovato il troppo a lungo dimenticato gusto della vita. Tutti i sensi all’erta: si può parlare di culinaria e di erotismo con grande raffinatezza e cultura. Vi si trovano citazioni tratte dalla tradizione filosofico-letteraria indiana, giapponese o biblica e ricordi familiari (la Allende trae sempre dalla sua storia personale innumerevoli spunti letterari): si intervallano e creano un armonico intreccio estremamente accattivante. I vari sensi vengono presi in considerazione sia nella loro funzione erogena, sia come complemento dell’arte culinaria.

Il cibo, come l’erotismo, entra dagli occhi“: un cibo che evochi immagini sessuali, garbate e sofisticate come l’ostrica, decisamente kitsch come il bicchiere a forma di scarpetta col tacco, giocose come un dessert di pesche sormontato da ciliegine a mo’ di capezzolo, può essere un buon complemento alla visione del corpo desiderato (meglio velato che nudo) e sicuramente può facilitare un approccio.
Così l’olfatto entra in gioco sui due fronti: l’inebriante profumo di cannella, o lo stordente aroma dei chiodi di garofano erano addirittura proibiti nel convento delle Sorelle Scalze dei Poveri in quanto potenti afrodisiaci.
La sessualità femminile però è particolarmente legata “all’immaginazione e alle terminazioni nervose auditive“, i più grandi amatori sanno che per una donna il miglior afrodisiaco sono le parole.
Per la Allende anche “nel cibo il linguaggio è afrodisiaco“, infatti commentare un piatto o un sapore è uno stimolo per tutti i sensi.
I francesi a tavola non parlano mai di politica o di denaro, discutono invece dei sapori o dei profumi o tacciono: “in Francia si fa l’amore e si mangia con parsimonia, assaporando entrambe le cose con religiosa gratitudine“.
Curiosa è la creazione negli Stati Uniti di due nuove parole, snack e quickie, una designa un pasto veloce, in piedi e fuori orario, l’altra un “amore sbrigativo”: curiosa è l’assonanza tra queste due parole.
L’ultima parte del libro è una raccolta di deliziose ricette, semplici da preparare grazie anche agli ingredienti di facile reperibilità. La Allende evita infatti di consigliare piatti preparati con erbe magiche e rarissime o sangue di animali stregoneschi. Vengono indicati, come avviene in ogni libro di cucina, la preparazione, la quantità e il tipo di ingredienti da utilizzare e infine, quasi sempre, lo scopo amoroso del piatto.
Dopo questa piccola digressione culturale torniamo qui sotto a elencare alcuni degli afrodisiaci creduti “potenti” tutt’oggi:
La Cioccolata
La cioccolata contiene feniletilamina, la sostanza che il cervello produce quando ci innamoriamo. Essa ha anche il potere di far sentire un benessere generale al nostro organismo.
Le Spezie
Come il pepe ed il peperoncino,provocano vasodilatazione nella zona lombosacrale che comprende anche gli organi genitali.
Il Vino (e purtroppo le droghe)
Creano un effetto disinibitorio che sblocca i “complessi” limitanti, ma dietro questo effetto disinibitorio si può celare anche un intralcio organico all’atto dell’impegno fisico. Anche una cena eccessiva, con il conseguente sovraccarico digestivo, può favorire la sonnolenza più che gli ardori sessuali.
Gli Asparagi
Fin da tempi molto antichi, gli asparagi venivano considerati altamente afrodisiaci.
Il Pesce

Il pesce rappresenta una delle più importanti fonti di fosforo e proteine. Alimentandosi con questi cibi si stimola cervello, a cui diamo un grande apporto di fosforo, ma anche,e soprattutto il nostro desiderio. Da notare la simbologia fallica associata alla forma di questo alimento.

Concludiamo dicendo che comunque, qualsiasi sostanza si assuma, senza un pizzico di creatività nello stimolo del desiderio e della novità nel mettersi in gioco nella relazione sessuale riattivando tutti i cinque sensi, nemmeno una “bomba” può smuovere le vostre… “voracità”!
Siate creativi, dunque… Eros è anche sapersi ogni volta re-inventare!

…Aspettiamo le vostre “ricette”: di qualsiasi genere esse siano…

Edith Rochelle e Deoris Moon